Protocollo organizzativo per la prevenzione e gestione delle crisi comportamentali degli alunni
Prevenzione e gestione delle crisi comportamentali degli alunni
Tipologia
Modulistica
Descrizione estesa
Un protocollo organizzativo per la prevenzione e gestione delle crisi comportamentali degli alunni è uno strumento essenziale per la scuola, poiché fornisce linee guida chiare e procedure strutturate per affrontare situazioni complesse e potenzialmente difficili. L'obiettivo principale è garantire la sicurezza dell'alunno, degli altri studenti e del personale, promuovendo al contempo un ambiente di apprendimento positivo e inclusivo.
Licenza
In applicazione del principio open by default ai sensi dell’articolo 52 del decreto legislativo 7 marzo 2005, n. 82 (CAD) e salvo dove diversamente specificato (compresi i contenuti incorporati di terzi), i dati, i documenti e le informazioni pubblicati sul sito sono rilasciati con licenza CC-BY 4.0.
Uffici responsabili
Tempi
Non sono previste scadenze.
Info
Perché un protocollo è fondamentale?
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Sicurezza: Protegge tutti gli individui coinvolti durante un episodio di crisi.
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Coerenza: Assicura che il personale reagisca in modo uniforme e prevedibile, riducendo lo stress e l'incertezza.
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Prevenzione: Identifica i fattori scatenanti e i segnali precoci, permettendo di intervenire prima che la crisi si manifesti.
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Formazione: Fornisce una base per la formazione del personale, garantendo che tutti siano preparati.
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Collaborazione: Facilita la comunicazione e la collaborazione tra scuola, famiglia e servizi esterni.
Normativa
Il Protocollo organizzativo per la prevenzione e gestione delle crisi comportamentali degli alunni non è imposto da un'unica legge specifica, ma la sua necessità deriva da un insieme di normative che ne giustificano l'adozione:
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Costituzione Italiana (Artt. 3, 32, 34): Garantisce i diritti fondamentali degli studenti, inclusi il diritto alla salute, all'istruzione e a un ambiente sicuro e inclusivo.
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D.Lgs. 81/2008 (Testo Unico Sicurezza sul Lavoro): Il Dirigente Scolastico, come datore di lavoro, ha l'obbligo di valutare tutti i rischi (incluse le crisi comportamentali che possono generare pericolo) e di adottare misure preventive e protettive, oltre a garantire la formazione del personale.
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Normativa sull'Inclusione Scolastica (L. 104/1992, L. 170/2010, Direttiva 27/12/2012, CM 8/2013, D.Lgs. 66/2017 e 96/2019, D.I. 182/2020 e 153/2023): Queste norme, che regolano i Bisogni Educativi Speciali (BES) e la disabilità, prevedono la stesura del PAI (Piano Annuale per l'Inclusione) e del PEI (Piano Educativo Individualizzato). Il protocollo sulle crisi è uno strumento attuativo che integra le strategie previste in questi piani per gestire i comportamenti problematici e garantire un ambiente inclusivo.
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Codice Civile (Artt. 2047, 2048): Riguarda la responsabilità della scuola e del personale per i danni causati dagli alunni sotto la loro vigilanza. Avere un protocollo dimostra l'adozione di misure adeguate per prevenire tali eventi.
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Normativa sulla Privacy (GDPR): La documentazione degli episodi deve rispettare la riservatezza dei dati sensibili degli alunni.
In sintesi, il protocollo è una misura organizzativa e preventiva che traduce in procedure operative gli obblighi di sicurezza, inclusione e vigilanza previsti dalla legislazione vigente, contribuendo a creare un ambiente scolastico sicuro e supportivo per tutti.